SFOGLIANDO; LE PAGINI DI UN DIARIO.

Le ragioni del cuore e della realtà.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. anassor
     
    .

    User deleted


    Da piccola aveva sempre guardato con un pò di invidia tutte le altre bambine che la circondavano e con cui si divertiva moltissimo nel giocarvi, le aveva sempre ritenute fortunate nel avere al loro canto una mamma; una dolce e premurosa mammina che le aspettava quando ritornavano a casa e che preparava loro la merenda. invece ogni volta ad attendere che lei ritornasse a casa non c'era mai nessuno, nessuno che la consolasse, nessuno che le preparasse la merenda, a parte il suo adorato nonnino certo al quale voleva si molto bene ma non era la stessa cosa; avere una mamma doveva essere tutta un'altra storia lei ne era più che certa. ed ora che era cresciuta, e si trovava li sulla terra era più che sicura che fosse lei quella invidiata dalle sue amiche d'infanzia e non per qualcosa in particolare, ma semplicemente perchè aveva avuto la fortuna di poter concorrere per diventare regina del suo pianeta, regina di Exstramondo. Fu destata, dai suoi pensieri a causa di un fortissimo boato, proveniente dall'esterno, guardò attraverso i fitti vetri della finestra e vide il cielo solcato da tante saette di fulmini, con enormi esplosioni che si susseguivono e tanta pioggia che cadeva dal cielo, era scoppiato un temporale il più forte che avesse mai visto da circa sei settimane , in cui si trovava sulla terra; era tanto forte da far credere che fosse già buio benchè fossero solo le sei del pomeriggio. al quanto spazzientata e contrariata si buttò sul divano e accese la tv. sintonizzò il canale su un programma comico, cercava di capire quello che dicevano, ma non ci riusciva, qualcosa la rendeva agitata ma non comprendeva cosa potesse essere, quando all'improvviso sentì una voce che la chiamava o che meglio urlava il suo nome.
    -Chocolà, vieni subito qui!
    era blanca, il familio di Vanilla che urlava. subito si alzò dal divano salì le scale di corsa e si precipitò nella stanza di Vanilla, splancando la porta disse:
    -Blanca, ma cosa succede? Perchè gridi come una forsenata?
    -E' successa una cosa terribile, Chocolà.
    -Cosa blanca, parla cosa è accaduto?
    -Vanilla, è scomparsa non riusciamo più a trovarla. Houx e Sul l'hanno cercata ovunque ma sembra che si sia dissolta nel nulla.
    -Cosa dici Blanca! Vanilla come è scomparsa.... doveva fermarsi a scuola per il corso di ricamo e poi...
    -Chocolà sarebbe dovuta tornare a casa alle quattro ora sono quasi le sette e di lei non ci sono notizie.
    -Ma, non è possibile! dove sono ora ....
    -Chocolà! Gridarono all'unisco due ragazzi. Erano Houx e Sul!
    -ci sono notizie? Chiese Blanca angustiata per le sorti della sua padroncina.
    -Purtroppo no! L'abbiamo cercata ovunque ma di lei non ci sono traccie. Non sappiamo più cosa fare.
    -E' inutile continuare. Con questo tempaccio non si riesce a vedere nulla. Si continuerà appena il temporale finirà.
    -Ma Duke. potrebbe essere....o non voglio nemmeno pensarlo. Vanilla dove sei?
    -Blanca lo so quel che provi ma non possiamo fare niente se non aspettare, i ragazzi sono inzuppati d'acqua, e...
    -No, io non ci stò. Non intendo stare qui ad aspettare.
    -Ma, Chocolà è impossibile che tu,...
    -Non mi importa Duke. Voglio andare lo stesso a cercarla.
    -D'accordo! Dissero i ragazzi che fin a quel momento avevano taciuto. Ti accompagniamo!
    -No, non occorre! duke ha ragione, siete sfiniti.Andrò, io da sola voi aspettatemi qui.
    Incurante delle proteste altrui, scese le scale di corsa ancora più velocemente di quanto le avesse salite. Uscì fuori. Cominciò a correre. Duke aveva ragione il temporale non permetteva di vedere nulla, ma non poteva arrendersi così facilmente, aveva dovuto affrontare situazioni molto più difficili. Arrendersi non era certo da lei e soprattutto non poteva permettersi una simile cosa dal momento che si trattava della sua migliore amica. Vanilla, quanti ricordi le tornavano alla mente. Loro, che da piccole giocavano insieme, che si rincorrevano, che si dividevano la merenda. Quante volte lei aveva difeso la piccola e dolce Vanilla dai prepotenti, quante volte l'aveva incoraggiata a non arrendersi, quante volte l'aveva spronata a non sentirsi sola esclusa perchè considerata superiore, dal momento che era la loro principessa, la figlia dell'attuale regina Candy? Quante volte Vanilla l'aveva vista piangere, di nascosto asciugarsi le lacrime, per non far notare agli altri che l'intrepida Chocolà era anch'essa capace di versare lacrime, quante volte Vanilla l'aveva consolata? Ormai, ne aveva perso il conto. Ma, non era questo il momento di perdersi nei ricordi o no bisognava che fosse più che mai lucida. Vanilla dove sei? Continuava a gridare Chocolà. Amica mia rispondimi! Aveva ormai attraversato tutti i viottoli della città, ma della sua amica non c'era traccia. La pioggia continuava a scendere anche se il boato dei tuoni non era altro che un effimero ricordo. Anche lei aveva voglia di piangere. era disperata, stava pensando di ritornare a casa quando all'improvviso si guardò intorno. Si trovava, nel parco vicino alla loro scuola, qualcosa le diceva di continuare. Era inzuppata d'acqua. Ma nonostante tutto ascoltò quella vocina e continuo; e infatti vide riversa a terra una ragazzina bionda. Vanilla, subito cominciò a urlare, man mano che le si avvicinava cresceva in lei la speranza che potesse trattarsi proprio della sua amica, e infatti era proprio lei.
    -Vanilla, Vanilla, Vanilla, continuava a ripetere il suo nome la scuoteva forte, forte.
    -Chocolà, sentì che una piccola vocina la rispondeva.
    -Vanilla, ma cosa è successo? Chi è stato?
    -Non lo so, Chocolà all'improvviso ho visto che si avvicinavano a me degli esseri mostruosi e poi ho sentito te che mi chiamavi.
    -Oh, Vanilla è tutto finito. Torniamo a casa. Sono tutti preoccupati per te.
    -Mi dispiace.
    -Non dire sciocchezze. Sei sempre la solita.
    E così le due amiche si incamminarono a casa. La bella e intrepida Chocolà con la timida e insicura Vanilla. Diversissime nel carattere. Ognuna a suo modo dotata di una bellezza particolare, capace di renderle uniche e bellissime nel loro genere, ma dotate di una grande cosa capace di unirle nonostante che fossero rivali e che entrambe ambivano a diventare regine del loro regno, la loro amicizia. Erano, così intende a camminare che non si resero conto che qualcosa alle loro spalle si muoveva, o meglio qualcuno scomparve portato via dal imponente vento susseguitosi alla furia distruttrice della tempesta, lasciando al suo posto un sorriso beffardo come a far presagire il più tetro spettacolo.
    Fine primo capitolo.

    Lo so non è niente di speciale. Però mi farebbe molto piacere se voi lo leggeste e magari lo commentaste anche, dicendomi in tal caso se vi va che io continui a scriverlo oppure no. Vi ringrazio a tutte. P.S. nn fate caso ai possibili orroracci. :SSR20:



    Grazie!Sn contenta che vi piaccia!

    Ricreazione! Quel giorno Chocolà non riusciva proprio a concentrarsi su quello che i professori spiegavano. Aveva, la testa intondita, ripensava a quando quella sera di pochi giorni fa, era ritornata a casa soreggiando a se Vanilla, dopo averla ritrovata, quella senza dubbio era stata una delle più felici sere, tutti erano stati contentissimi, persino a Robin il loro tutore, era scappato una lacrima di commozione. Ma, ora passata la contentezza per il ritrovo della sua migliore amica, Chocolà continuava a chiedersi chi mai potessero essere gli esseri che avevano attaccato Vanilla, vi aveva un pò rimuginato sopra e era giunta alla conclusione che potessero venire da Exstramondo. Ma, allora perchè mai avevano attacato Vanilla? Una delle partecipanti alla competizione. Forse volevano boigottare la gara? Ma, in questo caso cosa ci avrebbero guadagnato? Quindi, avrebbero attaccato anche lei prima o poi ? E, perchè ancora non lo avevano fatto? Era, inutile facendo cosi si sarebbe solo confusa di più le ideee.
    -Chocolà, a cosa stai pensando?
    -Vanilla, niente riflettevo su....
    -Su, cosa Chocolà! Forse, su come riuscire a catturare i cristalli del cuore?
    -Blanca, smettila.
    E, perchè mai Vanilla lo sappiamo tutti che tu sei molto più brava di lei. Shuu, Shuuu.
    -Guarda, topastra che se non la smetti...
    -Cosa, fai?
    Chocolà, con il suo sorriso sarcastrico le rispose:-Mi, trasformo in una gatta e ti magio!
    -Shuu, shuu, sempre se prima mi prendi!
    -Ora, ti faccio vedere io....
    -Lascia, stare Chocolà sai com'è Blanca. Che ne dici di andare in mensa? Houx e Sul ci aspettano.
    -No, ti ringrazio vai tu con loro io non ho fame.
    -Ne, sei sicura?
    -Certo. E poi devo o non devo catturare più cristalli di te?
    -Sicuro, amica mia.
    Chocolà, rimase sola e decise di uscire. Andò fuori in giardino. Era così bella la giornata che le venne voglia di correre. Comicciò a correre. Correndo, corendo si scontrò contro qualcosa o meglio qualcuno.
    -Ehi, stai attenta!
    -Oh! Lui per non farla cadere l'aveva afferata tra le braccia e ora i loro visi erano così vicini che lei non riusciva a dir niente.
    -Cosa, c'è la mia piccola peste ha perso la sua vocina stridula?
    A queste parole Chocolà si senti ribbolire dalla rabbia e così:-Possibile, che tu debba sempre prendermi in giro?
    -Perchè, non è forse la verità?
    -Non, sei affatto divertente.
    -E, va bene perdonami! Lo, disse cosi sinceramente che tutti avrebbero potuto crederci, se non fosse stato per la sua voce totalmente sarcastica.
    -Principe, dove sei?
    -Principe rispondici?
    -Principe!
    -Scusami, Chocolà ma devo proprio andare.
    Lei lo guardò allontanarsi, insieme alle ragazze del suo Fan Club e quasi tra se si disse o Pierre ma perchè io devo sempre sentirmi così strana quando ti vedo? Peccato, che in quel momento non poteva vedere il suo cuore, altrimenti si sarebbe data da se la risposta.
    Sera. Si trovavono tutti riuniti a casa c'era anche Robin.
    -Allora, ragazze datemi i vostri ciondoli.
    -Tieni. Risposero all'unisco.
    Robin, li prese e li controllo. Il responso fu più che netto. Vanilla era in vantaggio e certo no di qualche ecurai.
    -Era, totalmente ovvio. Sei stata bravissima padroncina.
    -Grazie, Blanca.
    -D'avvero brava.
    -Grazie Houx sei molto gentile.
    -Ehi Chocolà non prendetela la prossima volta andrà meglio.
    -Certo, Sul ha ragione amica mia sono stata solo più fortunata di te.
    -Ma, certo ci potete contare la prossima volta ti straccio Vanilla.
    -Certo, certo, nei tuoi sogni!
    -Ora, mi hai veramente stufata se ti prendo ti ammazzo.
    -Cosa, aspetti prendimi.
    Chocolà e blanca cominciarono a rincorersi per tutta la casa.
    -Inutile, Chocolà non cambierà mai.
    -Hai proprio ragione Duke.
    E, così passò la sera. Intanto su Exstramondo non regnava esattamente lo stesso clima di festa e gioia. Dopo tanti anni, passati lontano dal suo pianeta, era ritornata alla corte una donna. All'apparenza tanto misteriosa, ma che in realtà ad Exstramondo era conosciuta da tutti. Il suo ritorno non presagiva niente di buono. Tutti i membri della corte la guardavano impauriti, sul loro viso era dipinto il terrore. Solo la regina Cady era rimasta impassibile aspettando che lei parlasse.
    -Cara, Candy o per meglio dire Maesta come stai?
    -Bene. E tu come stai Cimmeor.
    -Stupendamente.
    -Quale il motivo per cui sei ritornata ad Exstramondo!
    -Proprio non lo immagini Candy?
    -No.
    -Sono qui per mia figlia. Chocolà Milleur.
    Fine secondo capitolo.


    Edited by anassor - 12/5/2008, 22:31
     
    Top
    .
  2. Rea Lina
     
    .

    User deleted


    Continua a scriverlo, sei brava.
    :SSR11:
     
    Top
    .
  3. **giselle**
     
    .

    User deleted


    che bella,continua
     
    Top
    .
  4. .¤·°(¯`¤.Melly.¤´¯)°·¤.
     
    .

    User deleted


    Continua, continua *w*
    E' caruccia!
     
    Top
    .
  5. ChocolaDenise
     
    .

    User deleted


    Dai!Nn farti prgre
     
    Top
    .
  6. (_chocolat_)
     
    .

    User deleted


    SPOILER (click to view)
    CITAZIONE (anassor @ 12/5/2008, 19:57)
    Da piccola aveva sempre guardato con un pò di invidia tutte le altre bambine che la circondavano e con cui si divertiva moltissimo nel giocarvi, le aveva sempre ritenute fortunate nel avere al loro canto una mamma; una dolce e premurosa mammina che le aspettava quando ritornavano a casa e che preparava loro la merenda. invece ogni volta ad attendere che lei ritornasse a casa non c'era mai nessuno, nessuno che la consolasse, nessuno che le preparasse la merenda, a parte il suo adorato nonnino certo al quale voleva si molto bene ma non era la stessa cosa; avere una mamma doveva essere tutta un'altra storia lei ne era più che certa. ed ora che era cresciuta, e si trovava li sulla terra era più che sicura che fosse lei quella invidiata dalle sue amiche d'infanzia e non per qualcosa in particolare, ma semplicemente perchè aveva avuto la fortuna di poter concorrere per diventare regina del suo pianeta, regina di Exstramondo. Fu destata, dai suoi pensieri a causa di un fortissimo boato, proveniente dall'esterno, guardò attraverso i fitti vetri della finestra e vide il cielo solcato da tante saette di fulmini, con enormi esplosioni che si susseguivono e tanta pioggia che cadeva dal cielo, era scoppiato un temporale il più forte che avesse mai visto da circa sei settimane , in cui si trovava sulla terra; era tanto forte da far credere che fosse già buio benchè fossero solo le sei del pomeriggio. al quanto spazzientata e contrariata si buttò sul divano e accese la tv. sintonizzò il canale su un programma comico, cercava di capire quello che dicevano, ma non ci riusciva, qualcosa la rendeva agitata ma non comprendeva cosa potesse essere, quando all'improvviso sentì una voce che la chiamava o che meglio urlava il suo nome.
    -Chocolà, vieni subito qui!
    era blanca, il familio di Vanilla che urlava. subito si alzò dal divano salì le scale di corsa e si precipitò nella stanza di Vanilla, splancando la porta disse:
    -Blanca, ma cosa succede? Perchè gridi come una forsenata?
    -E' successa una cosa terribile, Chocolà.
    -Cosa blanca, parla cosa è accaduto?
    -Vanilla, è scomparsa non riusciamo più a trovarla. Houx e Sul l'hanno cercata ovunque ma sembra che si sia dissolta nel nulla.
    -Cosa dici Blanca! Vanilla come è scomparsa.... doveva fermarsi a scuola per il corso di ricamo e poi...
    -Chocolà sarebbe dovuta tornare a casa alle quattro ora sono quasi le sette e di lei non ci sono notizie.
    -Ma, non è possibile! dove sono ora ....
    -Chocolà! Gridarono all'unisco due ragazzi. Erano Houx e Sul!
    -ci sono notizie? Chiese Blanca angustiata per le sorti della sua padroncina.
    -Purtroppo no! L'abbiamo cercata ovunque ma di lei non ci sono traccie. Non sappiamo più cosa fare.
    -E' inutile continuare. Con questo tempaccio non si riesce a vedere nulla. Si continuerà appena il temporale finirà.
    -Ma Duke. potrebbe essere....o non voglio nemmeno pensarlo. Vanilla dove sei?
    -Blanca lo so quel che provi ma non possiamo fare niente se non aspettare, i ragazzi sono inzuppati d'acqua, e...
    -No, io non ci stò. Non intendo stare qui ad aspettare.
    -Ma, Chocolà è impossibile che tu,...
    -Non mi importa Duke. Voglio andare lo stesso a cercarla.
    -D'accordo! Dissero i ragazzi che fin a quel momento avevano taciuto. Ti accompagniamo!
    -No, non occorre! duke ha ragione, siete sfiniti.Andrò, io da sola voi aspettatemi qui.
    Incurante delle proteste altrui, scese le scale di corsa ancora più velocemente di quanto le avesse salite. Uscì fuori. Cominciò a correre. Duke aveva ragione il temporale non permetteva di vedere nulla, ma non poteva arrendersi così facilmente, aveva dovuto affrontare situazioni molto più difficili. Arrendersi non era certo da lei e soprattutto non poteva permettersi una simile cosa dal momento che si trattava della sua migliore amica. Vanilla, quanti ricordi le tornavano alla mente. Loro, che da piccole giocavano insieme, che si rincorrevano, che si dividevano la merenda. Quante volte lei aveva difeso la piccola e dolce Vanilla dai prepotenti, quante volte l'aveva incoraggiata a non arrendersi, quante volte l'aveva spronata a non sentirsi sola esclusa perchè considerata superiore, dal momento che era la loro principessa, la figlia dell'attuale regina Candy? Quante volte Vanilla l'aveva vista piangere, di nascosto asciugarsi le lacrime, per non far notare agli altri che l'intrepida Chocolà era anch'essa capace di versare lacrime, quante volte Vanilla l'aveva consolata? Ormai, ne aveva perso il conto. Ma, non era questo il momento di perdersi nei ricordi o no bisognava che fosse più che mai lucida. Vanilla dove sei? Continuava a gridare Chocolà. Amica mia rispondimi! Aveva ormai attraversato tutti i viottoli della città, ma della sua amica non c'era traccia. La pioggia continuava a scendere anche se il boato dei tuoni non era altro che un effimero ricordo. Anche lei aveva voglia di piangere. era disperata, stava pensando di ritornare a casa quando all'improvviso si guardò intorno. Si trovava, nel parco vicino alla loro scuola, qualcosa le diceva di continuare. Era inzuppata d'acqua. Ma nonostante tutto ascoltò quella vocina e continuo; e infatti vide riversa a terra una ragazzina bionda. Vanilla, subito cominciò a urlare, man mano che le si avvicinava cresceva in lei la speranza che potesse trattarsi proprio della sua amica, e infatti era proprio lei.
    -Vanilla, Vanilla, Vanilla, continuava a ripetere il suo nome la scuoteva forte, forte.
    -Chocolà, sentì che una piccola vocina la rispondeva.
    -Vanilla, ma cosa è successo? Chi è stato?
    -Non lo so, Chocolà all'improvviso ho visto che si avvicinavano a me degli esseri mostruosi e poi ho sentito te che mi chiamavi.
    -Oh, Vanilla è tutto finito. Torniamo a casa. Sono tutti preoccupati per te.
    -Mi dispiace.
    -Non dire sciocchezze. Sei sempre la solita.
    E così le due amiche si incamminarono a casa. La bella e intrepida Chocolà con la timida e insicura Vanilla. Diversissime nel carattere. Ognuna a suo modo dotata di una bellezza particolare, capace di renderle uniche e bellissime nel loro genere, ma dotate di una grande cosa capace di unirle nonostante che fossero rivali e che entrambe ambivano a diventare regine del loro regno, la loro amicizia. Erano, così intende a camminare che non si resero conto che qualcosa alle loro spalle si muoveva, o meglio qualcuno scomparve portato via dal imponente vento susseguitosi alla furia distruttrice della tempesta, lasciando al suo posto un sorriso beffardo come a far presagire il più tetro spettacolo.
    Fine primo capitolo.

    Lo so non è niente di speciale. Però mi farebbe molto piacere se voi lo leggeste e magari lo commentaste anche, dicendomi in tal caso se vi va che io continui a scriverlo oppure no. Vi ringrazio a tutte. P.S. nn fate caso ai possibili orroracci. :SSR20:



    Grazie!Sn contenta che vi piaccia!

    Ricreazione! Quel giorno Chocolà non riusciva proprio a concentrarsi su quello che i professori spiegavano. Aveva, la testa intondita, ripensava a quando quella sera di pochi giorni fa, era ritornata a casa soreggiando a se Vanilla, dopo averla ritrovata, quella senza dubbio era stata una delle più felici sere, tutti erano stati contentissimi, persino a Robin il loro tutore, era scappato una lacrima di commozione. Ma, ora passata la contentezza per il ritrovo della sua migliore amica, Chocolà continuava a chiedersi chi mai potessero essere gli esseri che avevano attaccato Vanilla, vi aveva un pò rimuginato sopra e era giunta alla conclusione che potessero venire da Exstramondo. Ma, allora perchè mai avevano attacato Vanilla? Una delle partecipanti alla competizione. Forse volevano boigottare la gara? Ma, in questo caso cosa ci avrebbero guadagnato? Quindi, avrebbero attaccato anche lei prima o poi ? E, perchè ancora non lo avevano fatto? Era, inutile facendo cosi si sarebbe solo confusa di più le ideee.
    -Chocolà, a cosa stai pensando?
    -Vanilla, niente riflettevo su....
    -Su, cosa Chocolà! Forse, su come riuscire a catturare i cristalli del cuore?
    -Blanca, smettila.
    E, perchè mai Vanilla lo sappiamo tutti che tu sei molto più brava di lei. Shuu, Shuuu.
    -Guarda, topastra che se non la smetti...
    -Cosa, fai?
    Chocolà, con il suo sorriso sarcastrico le rispose:-Mi, trasformo in una gatta e ti magio!
    -Shuu, shuu, sempre se prima mi prendi!
    -Ora, ti faccio vedere io....
    -Lascia, stare Chocolà sai com'è Blanca. Che ne dici di andare in mensa? Houx e Sul ci aspettano.
    -No, ti ringrazio vai tu con loro io non ho fame.
    -Ne, sei sicura?
    -Certo. E poi devo o non devo catturare più cristalli di te?
    -Sicuro, amica mia.
    Chocolà, rimase sola e decise di uscire. Andò fuori in giardino. Era così bella la giornata che le venne voglia di correre. Comicciò a correre. Correndo, corendo si scontrò contro qualcosa o meglio qualcuno.
    -Ehi, stai attenta!
    -Oh! Lui per non farla cadere l'aveva afferata tra le braccia e ora i loro visi erano così vicini che lei non riusciva a dir niente.
    -Cosa, c'è la mia piccola peste ha perso la sua vocina stridula?
    A queste parole Chocolà si senti ribbolire dalla rabbia e così:-Possibile, che tu debba sempre prendermi in giro?
    -Perchè, non è forse la verità?
    -Non, sei affatto divertente.
    -E, va bene perdonami! Lo, disse cosi sinceramente che tutti avrebbero potuto crederci, se non fosse stato per la sua voce totalmente sarcastica.
    -Principe, dove sei?
    -Principe rispondici?
    -Principe!
    -Scusami, Chocolà ma devo proprio andare.
    Lei lo guardò allontanarsi, insieme alle ragazze del suo Fan Club e quasi tra se si disse o Pierre ma perchè io devo sempre sentirmi così strana quando ti vedo? Peccato, che in quel momento non poteva vedere il suo cuore, altrimenti si sarebbe data da se la risposta.
    Sera. Si trovavono tutti riuniti a casa c'era anche Robin.
    -Allora, ragazze datemi i vostri ciondoli.
    -Tieni. Risposero all'unisco.
    Robin, li prese e li controllo. Il responso fu più che netto. Vanilla era in vantaggio e certo no di qualche ecurai.
    -Era, totalmente ovvio. Sei stata bravissima padroncina.
    -Grazie, Blanca.
    -D'avvero brava.
    -Grazie Houx sei molto gentile.
    -Ehi Chocolà non prendetela la prossima volta andrà meglio.
    -Certo, Sul ha ragione amica mia sono stata solo più fortunata di te.
    -Ma, certo ci potete contare la prossima volta ti straccio Vanilla.
    -Certo, certo, nei tuoi sogni!
    -Ora, mi hai veramente stufata se ti prendo ti ammazzo.
    -Cosa, aspetti prendimi.
    Chocolà e blanca cominciarono a rincorersi per tutta la casa.
    -Inutile, Chocolà non cambierà mai.
    -Hai proprio ragione Duke.
    E, così passò la sera. Intanto su Exstramondo non regnava esattamente lo stesso clima di festa e gioia. Dopo tanti anni, passati lontano dal suo pianeta, era ritornata alla corte una donna. All'apparenza tanto misteriosa, ma che in realtà ad Exstramondo era conosciuta da tutti. Il suo ritorno non presagiva niente di buono. Tutti i membri della corte la guardavano impauriti, sul loro viso era dipinto il terrore. Solo la regina Cady era rimasta impassibile aspettando che lei parlasse.
    -Cara, Candy o per meglio dire Maesta come stai?
    -Bene. E tu come stai Cimmeor.
    -Stupendamente.
    -Quale il motivo per cui sei ritornata ad Exstramondo!
    -Proprio non lo immagini Candy?
    -No.
    -Sono qui per mia figlia. Chocolà Milleur.
    Fine secondo capitolo.

    ]



    Ma scusa...ci lasci così????Senza segiuto???ma dai su e continuala!!!!!!!!!!!!!bravissima^^ ^^, davvero complimentiii :SSR17: :SSR11: :SSR1:
     
    Top
    .
  7. Rea Lina
     
    .

    User deleted


    Continuala, dai! Ma non farci aspetare troppo per il prossimo capitolo!
     
    Top
    .
  8. •cioccolatosa22~
     
    .

    User deleted


    ecco.....una storia magnifica....senza seguito....MA SI PUO???????NO!!! CONTINUAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA mica ti dobbiamo supplicare?
     
    Top
    .
  9. -Chocola Meilleur-
     
    .

    User deleted


    anche se 4 anni dopo concordo con tutte le ragazze che hanno scritto sopra
     
    Top
    .
8 replies since 12/5/2008, 18:57   129 views
  Share  
.