Io e te

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. Chocola 92
     
    .

    User deleted


    waaaw grazie tantissime x il complimento ^.^ mi auguro che diventeremo amich xche sei molto simpatica ^^ cmq si va bn attendero la descrizione ^^
     
    Top
    .
  2. Princess of Akatsuki
     
    .

    User deleted


    4. Abituati
    “Avete visto la nuova arrivata?”
    “No! Ma dicono che sia una ragazza bellissima!”
    “Uffa! Un’altra con cui competere per il cuore dei ragazzi.”
    “Ho sentito dire che ha già rifiutato tutti i suoi compagni di classe!”
    Voci di corridoio, bisbigli malefici di ragazzine invidiose che non avevano nient’altro da fare, ma a lei non interessavano, le scivolavano addosso come l’acqua, camminava tranquillamente per i corridoi della scuola, incurante degli sguardi pieni di astio del fan club del principe, con un allegro Akira che le trotterellava affianco, fingendo di essere il suo fratellino, e grazie ad un incantesimo tutti avevano creduto che fosse vero.
    Sou”Senpai!”Chiamò meravigliato.
    Aiko si voltò verso il ragazzo, un sorriso raggiante ad illuminarle il bel volto, i cuori dei ragazzi che la stavano guardando s’illuminarono di arancione e lei li catturò tutti, più per gli ecurèe che per altro, poi si riconcentrò su Soule.
    Ai”Ehilà! E’ da tanto che non mi vedi con il mio vero aspetto, neh?”Chiese divertita.
    Il moro annuì sorridendo, era felice di poter rivedere la sua senpai, anche se quello significava che aveva abbandonato il suo incarico di protettrice della futura regina, ma conoscendola sapeva che non sarebbe stato per molto.
    Sol”Perché quelle ragazze ti guardano male?”Domandò indicandole con un cenno del capo.
    Ai”Sono convinte che io sia qui per conquistare Pierre. Puah! Come se mi potesse interessare un tipo come lui.”Rispose con una nota di indignazione.
    Il decenne e l’undicenne sghignazzarono mentre il diretto interessato passava loro vicino, Pierre strinse un pugno nascosto nella tasca della giacca dell’uniforme, quella ragazza osava sfidarlo in troppi modi, aveva tentato più volte di farla cadere in qualche trappola, ma lei si era dimostrata molto più furba del previsto, poi aveva scoperto che le creature con anche solo una minima parte di entità demoniaca erano immuni a qualsiasi incantesimo di conquista, e quella notizia lo aveva fatto infuriare ancora di più; Vanilla invece era sempre meno convinta della sua decisione, vedere che colei che considerava la sorella maggiore sempre desiderata ma mai avuta la ignorava le faceva malissimo, e sapeva di meritarsi quella punizione.
    Ai”Houx?”Chiese guardandosi intorno.
    Ignorò volutamente il cenno di saluto del sedicenne continuando a cercare con lo sguardo per il corridoio, lui s’infuriò.
    Pie”Con quale coraggio osi ignorarmi?!”Sibilò tagliente.
    Tutti i ragazzi presenti nel corridoio arretrarono di un passo impauriti, perfino il suo fan club si era allontanato, anche se di poco, l’unica a rimanere impassibile fu la rossa, che lo guardava con un sorrisino beffardo.
    Ai”Beh, direi che è più che normale. Io di solito le persone che mi stanno antipatiche non le saluto.”Rispose tranquillamente.
    Pie”Almeno a scuola l’educazione del saluto è d’obbligo.”Ribattè assottigliando lo sguardo.
    La quindicenne sorrise furbescamente per poi avvicinarsi di più a lui.
    Ai”Cosa volevi? Che ti salutassi così?”Chiese con un sorriso ammaliante.
    Si alzò in punta di piedi fino a toccare con le sue labbra quelle del ragazzo, per poi tornare atterra normalmente ed allontanarsi un poco con un sorriso sornione.
    Ai”Mi dispiace. Abituati al fatto che non lo farò mai.”Disse mostrandogli la lingua.
    Si voltò e se ne andò insieme a Soule e al suo finto fratellino sotto gli sguardi sconvolti e indignati di molte ragazze presenti; Pierre si portò inconsciamente una mano alle labbra, il cuore aveva iniziato a battere fortissimo e le guance erano stranamente più rosee, Vanilla controllò d’istinto il suo cristallo del cuore, per un attimo le parve di vedere al posto del solito cuore nero uno splendente cuore rosa.
    L’illuminarsi del suo ciondolo d’oro a forma di sole obbligò Aiko a lasciar perdere i suoi pensieri vittoriosi.
    “Sai che quello che hai fatto è pericoloso, vero?”
    La voce severa di suo padre la fece sbuffare sonoramente.
    Ai”Tranquillo papà, era solo per prenderlo in giro, a me di quel damerino non interessa nulla.”Rispose non curante.
    Poi però si fermò sorridendo con dolcezza.
    Ai”E poi… Io non voglio morire prima di averti reso fiero di me come sovrana del tuo regno.”
    Pierre a quelle parole sussultò, non pensava che sotto quel comportamento da irresponsabile maleducata si nascondesse una principessa.
    ******
    ‘Le principesse demoniache sono dotate di grande grazia ed eleganza, la loro freddezza incanta chiunque le incontri, la loro infinita bellezza inebetisce i sensi rendendo schiavi di essa, con un semplice sguardo le principesse demoniache sono in grado di far fare qualsiasi cosa agli esseri da loro scelti, anche uccidersi tra loro.’
    Aiko somigliava ben poco alla descrizione di quel libro, non sembrava aggraziata ed elegante, giocava a calcio come un ragazzo; non era fredda, la sua esuberanza era veramente incontrollabile. Però doveva ammettere che era una creatura assolutamente stupenda, con quei suoi capelli che spiccavano dappertutto, quei suoi splendidi occhi verde prato che avevano una strana luce interna, che non aveva niente da invidiare a quella del sole, chiunque avrebbe fatto di tutto per avere un suo sorriso tutto per se, anche lui. E questo lo spaventava, perché lui non poteva, non doveva provare sentimenti come l’amore, la gratitudine, la serenità, l’amicizia, a lui queste cose erano estranee, e dovevano rimanerle; eppure, quando la vedeva giocare a pallone, o ridere con gli amici, oppure semplicemente stare ferma a guardare il cielo, quando era talmente immersa nei suoi pensieri che non si accorgeva della sua presenza, voleva infantilmente essere un suo compagno di squadra, o uno dei suoi amici con il quale rideva e scherzava, o ,più egoisticamente, essere almeno uno dei tanti pensieri che le affollavano la mente in quei momenti di pausa.
    Lanciò frustrato il libro contro la parete, non doveva pensarci, forse, sforzandosi di ignorarla, sarebbe riuscito a cancellarla dalla sua mente; sorrise auto ironicamente a quell’idea, sapeva benissimo che era inutile, che anche se si fosse messo di impegno non sarebbe mai riuscito a scacciarla da lui.
    Abituati.
    Già. Si doveva abituare al fatto che forse quella mezza strega quindicenne gli aveva rubato il cuore.

    Apparte la descrizione del libro, sto cap mi soddisfa alquanto XD
     
    Top
    .
  3. Chocola 92
     
    .

    User deleted


    ma questo capitolo è fantasticoooo!!!! >.< ti prego metti presto il seguitooo!!! n troppo curiosa di leggerlo!!! ma sai che il tuo stile di scrittura mi ricorda parecchio quello di una autrice del libro che sto leggendo? davvero fantasticaaaa!!!! p.s. presto faro il tuo disegno ^^ ti prego di essere un po paziente xche ho da studiare >o< ancora complimenti!!!!
     
    Top
    .
  4. cupidina4ever
     
    .

    User deleted


    Concordo pienamente con Chocola 92..questo capitolo è F-A-N-T-A-S-T-I-C-O!!complimenti!!^^
    metti presto il seguito..^^
     
    Top
    .
  5. Princess of Akatsuki
     
    .

    User deleted


    grazie a tutte e due, chocola 92, non preoccuparti, posso aspettare tutto il tempo che vuoi *O*
     
    Top
    .
  6. Lady Chiara
     
    .

    User deleted


    Bellissimo....continualo9 presto....... è
    semplicemente stupendo^^
     
    Top
    .
  7. Princess of Akatsuki
     
    .

    User deleted


    5. Gabriel
    “E questo è quanto…”Disse dispiaciuto.
    Strinse convulsamente un bracciolo del trono, poi lo lasciò sospirando amaramente.
    “Chiamatelo, voglio che sia lui a dirlo a mia figlia.”Disse con stanchezza guardando i due servitori presenti nella stanza.
    ******
    Hou”Ti ripeto che Aiko-senpai preferisce i miei croissant.”Disse acidamente.
    Aki”E io dico che i miei onigiri dolci le piaceranno di più!”Ribattè stizzito.
    Hou”Tsk! Impossibile! I miei favolosi croissant non si possono paragonare a del semplice riso!”Esclamò saccente.
    Aki”Come osi?!”
    Sou”Ma quando la smetteranno?”Chiese a bassa voce esasperato.
    I due continuarono così per altri dieci minuti sotto lo sguardo divertito degli alunni presenti, fino a che Aiko non sbattè con veemenza le mani sul tavolo.
    Ai”Adesso basta! Mi avete veramente stancato! Non mangerò ne i croissant ne gli onigiri! Soule, portami un caffè latte.”Ordinò spazientita.
    Sou”Subito!”Esclamò allegramente partendo verso la caffetteria.
    Gli altri due ragazzi invece si sedettero compostamente sulle loro sedie guardando impauriti la rossa, quel giorno era stranamente intrattabile, come se qualcosa le desse fastidio, il problema era che quel qualcosa non sapeva neanche lei cosa fosse, sentiva solamente che aveva a che fare con sua madre.
    Ai^ Mamma…^
    A quel pensiero si rattristò, ormai erano passati dieci anni dalla sua scomparsa, e suo padre non si era mai dato pace, la faceva cercare dovunque e molto spesso lasciava lui stesso il regno per cercarla; le mancava tantissimo, le mancavano le loro chiacchierate prima di andare a dormire, il suo modo di trasformare tutto in un gioco, che però riusciva sempre ad insegnarle molto, e poi le mancava la sua voce, bassa e dolce, che intonava sempre bellissime nenie.
    Ai”Toki no mukou
    Kaze no machi
    E nee
    Tsureteitte…”Intonò a bassa voce.
    Aki”Eh?”
    La quindicenne incrociò le braccia sul tavolo e vi appoggiò il capo socchiudendo gli occhi, una delle poche cose che aveva ripreso dalla madre era la voce melodiosa, decise di continuare a intonare la canzone preferita dalla madre, sta volta a voce più alta, forse per tranquillizzarsi.
    Ai” Shiroi hana no
    Yume
    Kanaete.”
    Molti alunni della scuola si voltarono verso il loro tavolo, Akira, Houx e Soule invece la guardavano stralunati, non avrebbero mai pensato che avesse una voce così bella.
    Ai” Toki no mukou
    Kaze no machi
    E nee
    Tsureteitte
    Shiroi hana no
    Yume
    Kanaete.”
    Una piccola folla si formò a poca distanza da loro, coprendoli alla vista.
    “Avete sentito? Chi sarà che canta così bene?”
    “Non lo so. Ma viene dai tavoli fuori la caffetteria, andiamo a vedere!”
    Va”Che ci sarà di così bello nel sentire qualcuno cantare.”Borbottò a bassa voce.
    Pie”In questi casi si possono creare sentimenti come l’invidia e la gelosia, andiamo a vedere anche noi.”Disse incamminandosi tranquillamente.
    Ai” Amai yubi de
    Kono te wo tori
    Nee
    Tooi michi wo
    Michibiite
    Hoshiino
    Anata no
    Soba e.”
    Era una canzone dolce, romantica, eppure chi la cantava usava un tono triste e malinconico, Pierre si accorse che più si avvicinavano alla fonte di quella nenia, più la sua gatta, che Vanilla teneva fra le braccia, si agitava.
    Ai” Sono utagoe
    Taenai
    Hirusagari.”
    Sussultò quando la vide lì, seduta al tavolo accerchiato, che cantava con le lacrime agli occhi.
    Ai” Mezamete
    Futari wa
    Hitotsu ni nari
    Shiawase no imi wo
    Hajimete
    Shirunodeshou.”
    Vanilla invece si sorprese vedendo che la gatta stava piangendo come Aiko.
    Va”P-pierre…”Chiamò con voce tremante.
    Pie”Si?”Chiese senza distogliere lo sguardo dalla quindicenne.
    Va”L-la tua gatta sta p-piangendo…”
    Ai” Sono ubagoe
    Taenai
    Hirusagari.”
    Il biondo si voltò interdetto verso la ragazzina e vide la sua gatta con gli occhi lucidi e le lacrime che le scendevano copiose sul muso, non era da lei.
    Ai” Mezamete
    Futari wa
    Hitotsu ni nari
    Shiawase no imi wo
    Hajimete
    Shirunodeshou.”
    L’animale sembrava sul punto di correre dalla mezza streghetta.
    Ai” Tsureteitte.”
    All’improvviso una figura completamente avvolta da un mantello bianco apparve di fianco ad Aiko.
    Sou”Chi sei?”Chiese mettendosi allerta.
    Lo sconosciuto non rispose, avanzò con tranquillità verso la ragazza, che lo fissava corrucciata, a quello sguardo lui sorrise, infondo erano passati molti anni dall’ultima volta che si erano visti, il suo sorriso però si spense subito, purtroppo non era lì per ricordare i bei tempi; la rossa lo guardò confusa mentre si inginocchiava, il cappuccio del mantello gli copriva quasi interamente il volto, eppure, il sorriso gentile che gli aveva increspato per qualche secondo le labbra le era familiare.
    “Hime… devo parlarvi in privato…”Disse educatamente prendendole una mano.
    La quindicenne strabuzzò gli occhi riconoscendo la voce dolce e gentile della sua guardia del corpo preferita ai tempi dell’infanzia.
    Ai”Gabriel…”Sussurrò tra il sorpreso e il felice.
    Il ragazzo annuì tornando a sorridere, una scia di fumo bianco li avvolse vorticando velocemente, in pochi secondi i due sparirono dalla scuola.


    canzone di tsubasa reservoir chronicle episodio 19:
     
    Top
    .
  8. Chocola 92
     
    .

    User deleted


    ciao!!! è stupendo qst capitolo ^.^ in effetti mi chiedevo quando lo avresti postato XD cmq chissa ..sn curiosa di sapere Pierre che farà ...ma lui corre dietro ad Aiko? *.* waaaa sn troppo curiosaaa!!!! metti presto il seguito ^^
     
    Top
    .
  9. cupidina4ever
     
    .

    User deleted


    Meraviglioso!! E' davvero bellissima questa storia..complimenti!!continua poresto!^^ :SSR29:
     
    Top
    .
  10. Princess of Akatsuki
     
    .

    User deleted


    D'ora in poi gli aggiornamenti saranno più lenti,il cap dopo di questo devo ancora finirlo X°°°

    6. Soffrire
    Riapparvero sul tetto di una casa, non si erano allontanati molto dalla scuola; Aiko si asciugò gli occhi, non voleva che Gabriel la vedesse giù di morale, non voleva che si preoccupasse inutilmente.
    Ai”E’ stato incosciente da parte tua presentarti a scuola e portarmi via a quel modo. Gli umani hanno visto tutto.”Disse tra il serio e il divertito.
    Notò però che il sorriso gentile del ragazzo era scomparso di nuovo, la cosa la preoccupò non poco, di solito lui sorrideva sempre.
    Ai”Gabriel…C’è qualcosa che mi devi dire?”
    Il demone si tolse il cappuccio, mostrando il volto di un apparente sedicenne dai corti capelli castani e gli occhi verde scuro, nonostante il suo nome occidentale i suoi abiti erano in stile cinese.
    Ga”Si…”Disse facendo un respiro profondo.
    In tutta la sua vita, molto più lunga delle apparenze, non si era mai sentito un così grave peso sullo stomaco, ma doveva farlo, il re gli aveva dato quell’incarico perché si fidava di lui, e lui doveva portarlo a termine, anche se avrebbe significato vedere la sua amata principessa soffrire.
    Ga”Uno dei demoni mandati alla ricerca di vostra madre è tornato…”Iniziò evitando di guardarla in faccia, temendo che si fosse illusa.
    E infatti così era successo, non appena ebbe sentito quelle parole la ragazza s’illuminò, di solito quando uno di loro tornava con la notizia di aver fallito la missione nessuno veniva ad avvertirla, forse quella era la volta buona che le portavano buone notizie.
    Ai”L’ha trovata?”Chiese entusiasta.
    Il ragazzo scosse debolmente il capo, sapeva che sarebbe andata a finire in quel modo.
    Ga”Hie… Però ha scoperto delle cose su quello che è accaduto il giorno dell’incoronazione della nuova regina…”
    Ai”Ah…Cioè?”Chiese con una nota di delusione nella voce.
    Gabriel respirò affondo, iniziava la parte più difficile.
    ******
    Riapparvero esattamente dove erano scomparsi, grazie ad un incantesimo del da poco arrivato Robin tutti gli esseri umani avevano dimenticato la scena a cui avevano assistito ed erano tornati in classe, gli unici rimasti erano Houx, Soule, Pierre, Vanilla, lui e Akira, reso immune agli incantesimi dalla sua falsa sorellona; nessuno ebbe il tempo di dire nulla, Aiko corse via senza proferire parola.
    Hou/Sou”Senpai!”Esclamarono preoccupati.
    Fecero per seguirla, ma il demone li bloccò.
    Hou”Perché Gabriel-san?!”Chiese confuso.
    Ga”Ha bisogno di essere lasciata sola per sfogarsi…”Rispose cupamente
    I due malefici si guardarono un istante, poi scomparvero.
    Correva senza una meta, aveva bisogno di allontanarsi da tutto e da tutti, quella notizia l’aveva sconvolta profondamente, stentava ancora a crederci; entrò in una specie di boschetto, una volta certa di essersi allontanata abbastanza si lasciò cadere in ginocchio, le sue mani stringevano convulsamente il terreno come per cercare sostegno, violenti singhiozzi e sussulti soffocati le attraversavano il corpo lasciandola senza fiato.
    Va”Finalmente ti sei lasciata ai sentimenti del cristallo nero…Preparati, adesso te lo toglierò…”Sussurrò apparendo dal nulla insieme a Pierre.
    La sua voce non aveva niente di minaccioso e convinto, era tutt’altro, vederla soffrire in quel modo le faceva quasi paura, era sempre stata convinta che non avrebbe mai pianto, e invece era lì, che si teneva ai dei fili d’erba, e lei non sapeva neanche il perché; Aiko s’irrigidì smettendo di tremare, una furiosa rabbia cieca la pervase.
    Ai”Sta’ zitta…”Sussurrò con rabbia.
    Va”C-cosa?”
    La rossa si rialzò tenendo lo sguardo basso.
    Ai”E’ tutta colpa vostra…. E io che volevo salvarvi, trovare un compromesso…”
    Va”Che intendi dire?”Chiese confusa.
    Ai”MIA MADRE E’ SCOMPARSA PER COLPA DEI MALEFICI! PER COLPA LORO QUASI NON RICORDO PIU’ COM’ERA!”Scoppiò furente.
    Pierre rimase impietrito, sentimenti contrastanti vorticavano nel suo cuore nero, una fitta dolorosissima al petto lo fece piegare in due mentre Aiko scappava.
    Va”P-pierre! C-che ti succede?”Chiese preoccupata ma ancora scossa.
    L’accusa della quindicenne per lui era stata peggio di un colpo magico, trovò comunque la forza di rialzarsi e di inseguirla, aveva bisogno di vederla, di chiederle scusa, di fare qualsiasi cosa in grado di far cessare le su lacrime; la vide correre verso gli altri, nella piazza della scuola, si fermò un secondo per riprendere fiato, ogni boccata d’aria però gli provocava una dolorosissima fitta al petto, i suoi due cuori stavano lottando strenuamente per il dominio e ciò lo faceva stare malissimo.
    Sou”A-aiko-san… perché stai piangendo?”Chiese incredulo e preoccupato.
    La rossa lo ignorò continuando a correre fino a buttarsi contro il petto di un addolorato Gabriel.
    Ga”Hime…”Chiamò incapace di dire altro.
    Vanilla guardava tutti confusa, non sapeva che fare, se correre dalla sua amica invocare il suo perdono o se stare accanto al sedicenne, che sembrava patire le pene dell’inferno, infondo anche lei stava male, ma non quanto lui; Silvette arrivò in quel momento insieme alla gattina, sorresse con fare preoccupato il suo padrone.
    Pie”A-aiko…..”Sussurrò a voce talmente bassa che nessuno lo sentì a parte Silvette.
    Aiko si strinse al petto del demone continuando a piangere a dirotto, inzuppandogli all’istante la maglia stretta nei suoi pugni, lui le circondò leggero le spalle.
    Ai”Per favore… voglio tornare a casa….”Sussurrò singhiozzante contro il petto del demone.
    Il castano annuì gravemente e un vortice li avvolse portandoli via.
    Pie”N-no….”Sussurrò flebilmente prima di svenire.
     
    Top
    .
  11. Lady Chiara
     
    .

    User deleted


    Bellissimo... promette bene..........^^

    comunque complimenti sei bravissima^^
     
    Top
    .
  12. Chocola 92
     
    .

    User deleted


    che bello *ò* nn vedo l'ora di sapre e il seguito sei molto brava complimenti! ciao ^.^
     
    Top
    .
  13. Princess of Akatsuki
     
    .

    User deleted


    7. Non vi aiuterò
    Vanilla si portò il cuscino a coprire le orecchie, le strazianti urla di dolore provenienti dalla stanza accanto le laceravano il petto; era Pierre, i suoi due cuori non cessavano un attimo di farsi battaglia per il dominio assoluto, e più il tempo passava, più le urla si facevano forti e frequenti, ogni tanto sentiva dei passi frettolosi provenire dal corridoio, tutti i malefici presenti nella villa erano preoccupati per la sorte del loro principe. Si raggomitolò su se stessa in posizione fetale e prese a tremare, aveva bisogno dell’abbraccio rassicurante di Aiko, l’unica, oltre a sua madre, in grado di consolarla; il dolore che provava si era affievolito ed era niente in confronto di quello del ragazzo; all’ennesimo urlò si alzò di scatto iniziando a piangere, provava per Pierre un affetto fraterno, e sentirlo urlare a quel modo la faceva star male, uscì dalla sua stanza e si diresse preoccupata a quella del biondo.
    Va”Pierre!”Esclamò aprendo la porta.
    Il sedicenne era steso sul suo letto, si dimenava in maniera selvaggia, senza controllo, gli uomini attorno a lui faticavano a tenerlo fermo.
    Sil”Vanilla-san, è meglio che non lo vediate in questo stato….”Disse avvicinandosi.
    Va”Perché sta così male? Non dovrebbe essersi abituato al cristallo nero?”Chiese impaurita.
    Silvette abbassò lo sguardo addolorato, nonostante tutto voleva bene al suo principe e alla piccola Vanilla.
    Sil”Ice-sama, sta interferendo con i sentimenti del principe per far vincere il cuore nero, e questo destabilizza l’equilibrio del suo corpo e della sua mente. Si aggiungano anche i sentimenti che la vostra ex-protettrice sta facendo nascere in lui… Non so se Pierre-sama riuscirà a resistere….”
    Va”Ma perché il vostro signore sta facendo tutto questo a Pierre?!”
    Sil”Perché vuole il suo corpo…”Rispose prima di prenderla per mano e portarla fuori.
    La ragazzina non fece in tempo a chiedere niente, fu portata fuori dalla villa.
    Sil”Vanilla-san….Se volete aiutare il principe… La persona a cui dovete chiedere consiglio è lei…”
    Dal fitto della foresta che circondava la villa uscì una donna che lei conosceva abbastanza bene, la madre di Aiko.
    Va”Cinnamon-sama….”Sussurrò incredula.
    Ci”Piccola Vanilla…. L’unico modo che hai di salvare te stessa e il giovane Pierre è quello di far purificare i cuori neri dalla mia Acchan, lei è l’unica con abbastanza potere da poterlo fare.”Disse dolcemente.
    Va”M-ma adesso vostra figlia ci odia….”Ribattè tristemente.
    Cinnamon le posò con fare materno una mano sul capo.
    Ci”Acchan sta attraversando un periodo difficile, lo so…. Ma tu devi almeno tentare.”
    La bionda annuì flebilmente.
    Ci”Bene… Silvette ti accompagnerà nel regno di mio marito Kira.”Disse andandosene.
    Va”Aspetti!”Esclamò cercando di seguirla.
    Sil”Vanilla-san, non potete seguirla….”
    Nessuno doveva conoscere il segreto di quella povera donna.
    ******
    Un uomo alto, longilineo, dai corti e ribelli capelli rosso arancio e gli occhi di un verde brillante, camminava per i corridoi del castello, sul volto dai lineamenti felini e sui polsi si potevano notare dei tatuaggi rossi simili a graffi, i demoni che sentivano anche solo il frusciare della sua elegante casacca cinese nera s’inginocchiavano all’istante facendolo passare, la sua presenza incuteva rispetto a tutti i suoi sudditi; accennò un sorriso quando vide Gabriel seduto per terra a gambe incrociate di fronte alla stanza si Aiko, lo aveva sempre fatto, anche quando era poco più di una matricola.
    Ga”Maestà.”Disse educatamente alzandosi e facendo un lieve inchino.
    Con un gesto elegante e sinuoso della mano lo fece rialzare compostamente.
    Ki”Come sta?”Chiese apprensivo.
    Ga”Non lo so, non vuole far entrare nessuno…”Rispose abbassando lo sguardo.
    Il demone sospirò rattristato, poi fece segno al castano di farlo passare, quello si spostò lasciando libera la porta chiusa, diede dei leggeri colpetti al legno.
    Ai”Gabriel, ti ho detto che non voglio vedere nessuno…”Disse flebilmente dall’altra parte.
    Ki”Bambina mia, sono io, aprimi per favore.”Disse con dolcezza.
    Grazie al suo sensibile udito, sentì i passi leggeri della ragazza avvicinarsi lentamente alla porta, poco dopo questa si aprì facendo intravedere una stanza immersa nel buio, per via delle tende tirate, Kira fece una specie di smorfia preoccupata, sua figlia adorava la luce del sole, quello quindi era un brutto segno; entrò nella camera e la vide seduta al centro del grande letto a baldacchino, con le ginocchia strette al petto, si avvicinò al bordo del letto per poi sedersi e non fare nulla, non passò molto che la rossa si accostasse a lui per nascondere il viso nell’ampio petto.
    Ki”Come stai?”Chiese iniziando a carezzarle i capelli.
    Ai”Mi fa male il petto…”Disse senza nessun tono.
    Il demone la strinse forte a se sospirando, non sapeva che fare, poteva solo aspettare.
    “Maestà! Maestà!”Esclamarono da fuori la stanza.
    Entrambi i rossi si alzarono ed uscirono dalla stanza, chi di propria volontà, chi trascinata.
    Ki”Cosa c’è?”
    “L-la futura regina dei malefici chiede udienza…”Rispose intimorito.
    Aiko s’irrigidì, Kira invece mostrò i denti appuntiti in una specie di ringhio muto; lasciò la figlia ad una delle damigelle di corte e si diresse nel salone delle udienze insieme a Gabriel.
    Ki”Qual buon vento porta qui la principessina dei malefici?”Chiese velenoso.
    Vanilla abbassò lo sguardo intimorita, ma poi lo rialzò per vedere in faccia il re, rimase sorpresa dalla sua incredibile somiglianza con la sua migliore amica.
    Va”E-ecco i-io….I-io…Io sono venuta a chiedervi aiuto!”Disse tutto d’un fiato chiudendo gli occhi.
    Il demone corrugò la fronte confuso.
    Va”Una persona mi ha rivelato che Aiko-san è l’unica in grado di prelevare i cuori neri, io vorrei chiedere il suo aiuto…”Continuò flebilmente.
    Prima che Kira potesse rispondere lo fece qualcun altro.
    Ai”E perché dovrei farlo?! Mi hai deluso profondamente, i tuoi nuovi sudditi sono la causa della scomparsa di mia madre. E tu ti aspetti che ti aiuti?!”Sibilò stringendo i pugni.
    Faceva male, faceva male da morire il suo cuore, bruciava a più non posso e sanguinava, ferito, deluso, straziato, arrabbiato; non si era mai sentita così male, lei si fidava di Vanilla, la considerava la sorellina che non aveva mai avuto, ma più di tutto era ferita dal comportamento di Pierre, non poteva giocare con i suoi sentimenti come se niente fosse, non poteva prenderle il cuore e poi buttarlo via.
    Va”M-ma Pierre…”
    Ancora quel nome, rimbombava nella sua mente, nelle sue orecchie, nel suo cuore ferito ed innamorato.
    Ai”Sta zitta! Non vi aiuterò! Preferirei morire!”Esclamò stringendo convulsamente i pugni.
    Detto questo se ne andò via sotto lo sguardo attonito di tutti, o quasi, nell’ombra di una colonna Zarbon, primo consigliere del re, ghignava divertito; sarebbe stata la sua grande occasione, avrebbe fatto in modo che l’amore tra la principessa e il principe dei malefici non avesse mai inizio, così facendo la futura regina del regno degli azafuse sarebbe stata vittima del suo volere e una volta uccisa l’erede al trono e il re, regno sarebbe stato suo. Proprio quello che Cinnamon voleva evitare.
     
    Top
    .
  14. Chocola 92
     
    .

    User deleted


    stupendoooo!!!! waaaa voglio sapere se Aiko accetera di prelevare il cuore di Pierre e Vanila!!! *o* e Pierre ?! che dira alla povera Akiko??? aaaa scrivi presto il seguito pliz!! 6 troppo bravaaa!!!!*.*
     
    Top
    .
  15. Princess of Akatsuki
     
    .

    User deleted


    non so cosa gli dirà, vedrò stanotte in sogno XD
     
    Top
    .
46 replies since 2/8/2008, 23:18   477 views
  Share  
.